Da tempo, ormai, l’informazione, considerata nella sua globalità, concentra una grande quantità di notizie sui risvolti del mondo economico, contemplandone le varie problematiche. Non vi è telegiornale o magazine che non si soffermi a lungo sugli effetti di una crisi che vede l’economia nazionale ed internazionale andare a rilento rispetto ad un passato più promettente e prosperoso. E non c’è famiglia che non abbia familiarizzato con termini come spread, bund, bpt, bot, rating. Anche i bambini, sia pure del tutto disinteressatamente, hanno preso confidenza con una terminologia tecnica legata ai disagi della finanza, ascoltata ripetutamente nei discorsi degli adulti o alla tv. Ecco perché attivare tra alunni e giovanissimi studenti un percorso di approfondimento, a partire dall’educazione al risparmio, così come sta facendo il nostro istituto bancario, risulta essere un progetto utile e di particolare valore etico. Educare i più piccoli incoraggiandoli ad assumere un ruolo attivo nei confronti del risparmio è un passo di fondamentale importanza per la maturazione dell’individuo e del cittadino.È questo il senso di “Fare Economia”, il progetto di educazione al risparmio promosso dalla BCC di Capaccio Paestum in collaborazione con le scuole elementari e medie inferiori del comune. A conclusione di un percorso iniziato il 7 dicembre scorso, la Banca aprirà le sue porte il 25, 26 e 27 Marzo 2014 ed il 12 e 13 Maggio 2014 alle classi III della scuola secondaria di I grado e alle classi V della scuola primaria di I grado. Una iniziativa di ampio respiro con numeri importanti, che ha visto partecipare circa 300 ragazzi, suddivisi in 14 classi, di cui 6 rappresentate dalle V elementari e 8 dalle III medie; circa 20 le ore di lezione in aula per un totale di 8 incontri.Il progetto si suddivide in tre fasi: ad una serie di incontri nelle scuole tra i referenti della BCC e gli studenti per discutere di risparmio, economia e dei principi del credito cooperativo segue la visita guidata degli studenti presso la sede dell’istituto di credito “alla scoperta della banca, ed infine la premiazione (si assegna una carta prepagata con piccolo credito prelevato dal Fondo per gli Studenti stanziato dalla BCC) del miglior elaborato realizzato dagli studenti sul tema “Come i giovani immaginano la banca”.
«Il fine - sostiene il direttore Giancarlo Manzi - è quello di costruire un dialogo educativo e costruttivo tra il mondo delle banche di credito cooperativo e quello della scuola, adoperandosi per divulgare una cultura che tenga ben presente i valori del risparmio e dello sviluppo economico, inquadrati in una visione etica e di solidarietà. Naturalmente, un simile progetto tende anche a promuovere la conoscenza diretta della missione su cui il credito cooperativo basa la proprie scelte operative, fornendo agli studenti le premesse per un distinguo tra una banca come la nostra e una prettamente commerciale. Ringraziare di cuore, dunque, gli insegnanti e i dirigenti scolastici che curano con entusiasmo questo rapporto, rendendolo possibile.»